«Ciao! Ma quest’anno il Doposcuola c’è?» Domanda che spesso ritorna sul cellulare di un Volontario Caritas. Domanda dietro la quale si cela un grande bisogno che abbiamo tutti: essere amati, guardati, considerati per quelli che si è. È un po’ come rispondere al «Pietro, mi ami tu?» che chiede Gesù dopo la Resurrezione. Come si fa a dire di no? Spiego.
Con il gruppo Caritas della Parrocchia è partito, a novembre 2018 un nuovo Doposcuola, cioè StudiOra. Siamo studenti, adolescenti, universitari, giovani lavoratori, pensionati che mettono a disposizione qualche ora alla settimana del loro tempo. A chi? Ai ragazzi delle Scuole Medie Einaudi segnalati dagli insegnanti. Per cosa? Per un sostegno allo studio e per poter costruire “rapporti buoni”. Cioè? Cioè che dopo due anni siano loro a chiedere: «ma quest’anno il doposcuola c’è?».
E perché? Perché siamo buoni? No. Siamo dei poveretti, uomini e donne, ragazzi e ragazze, come tutti, abbiamo solo scelto di rispondere sì ad una provocazione del Mistero: «[ciascuno metta il proprio nome], mi ami tu?». Sì! Se sì, eccomi! Ed è così che anche quest’anno proviamo una esperienza di Doposcuola online.
Purtroppo, siamo di meno e possiamo accogliere meno ragazzi ma questo non toglie il desiderio di fare del bene, anzi, lo alimenta. Stiamo alla realtà e al bisogno reale e vediamo cosa succede, certi che tutto concorre al bene.