Le attività PON dei ragazzi della scuola secondaria di secondo grado Einaudi
Parlare di guerra e di pace può essere difficoltoso, soprattutto tra i preadolescenti. Eppure sono proprio
attività come il concorso Sesto e i suoi studenti, che li coinvolgono in prima persona, a lasciare un segno.
Nella speranza che un giorno questi segni portino frutto.
Mentre nelle ore successive del pomeriggio si sono cimentati in un momento di canto e musica con strumenti musicali di riciclo.
Ma che cos’è il progetto PON?
Il Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur, dal titolo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” è un piano di interventi che punta a creare un sistema di istruzione e di formazione integrativo. Viene finanziato dai Fondi Strutturali gestiti dalla Commissione Europea ed ha durata settennale (2014-2020).
Le attività scelte e proposte avevano lo scopo di conoscere e di operare in realtà differenti e spesso sconosciute ai giovani studenti, magari maturando competenze parallele a quelle scolastiche. Infatti si sa: la scuola è importante ma non insegna tutto.
Ad oggi i ragazzi e le ragazze, oltre alla collaborazione con Legambiente, hanno incontrato il gruppo scout, l’associazione culturale DireFareDare, l’associazione ANED e alcuni volontari del centro culturale islamico.
Nell’incontro con il Gruppo Scout di Sesto San Giovanni i ragazzi e le ragazze hanno sperimentato il brivido di passare qualche ora a stretto contatto con la natura.
Come dei veri scout hanno provato a inventare un motto per la propria squadriglia ed è stato loro mostrato come accendere un fuoco.
L’incontro con l’associazione Dire- FareDare, anch’essa attiva sul territorio sestese da una decina di anni, ha avuto come protagonista il gruppo “Facciamo il punto”, in cui i giovani, ferri alla mano, hanno imparato a fare i primi passi nel mondo dei fili con ago e uncinetto.
che cosa sono le pietre d’inciampo posizionate da poco lungo le vie della nostra città con la possibilità di un confronto diretto con la figlia di deportato sestese a cui è stata dedicata una di queste pietre. Inoltre sono stati presentati alcuni dei prossimi eventi in programma, come la visita ai campi di concentramento dove hanno perso la vita anche alcuni sestesi.
Per gli alunni è stata davvero un’esperienza forte e partecipata perchè ascoltare la testimonianza di questa donna, così come i racconti degli scioperi e della deportazione di loro concittadini, è stato molto emozionante.
L’incontro con i volontari del Centro Culturale Islamico di Sesto San Giovanni ha permesso di confrontarsi con la cultura araba, la presenza di ragazzi giovani ha reso il clima più informale, semplice e diretto.
I ragazzi e le ragazze si sono poi cimentati con i primi caratteri della scrittura araba provando a scrivere il proprio nome e qualche altra parola che sono poi stati invitati a pronunciare. L’attività si è conclusa con una merenda insieme gustando dolci tipici arabi.