Domenica 27 febbraio ha avuto luogo il terzo appuntamento del Circolo dei Mangialibri che si è concentrato sul rapporto tra l’uomo e il mondo animale, di cui fa parte e allo stesso tempo dal quale cerca disperatamente di allontanarsi.
In un solare pomeriggio invernale di febbraio si è tenuto
il terzo incontro ufficiale dei mangialibri, gruppo di appassionati
di opere letterarie e di belle storie. Ha guidato
questo incontro il tema del rapporto tra uomo e una
realtà molto legata alla sua ma allo stesso tempo molto
differente: il mondo animale.
Grazie alla lettura di poesie, testi in prosa e addirittura
fumetti si è esplorato un universo che alle volte può apparire
semplice, legato agli istinti conservati all’interno
di ciascuna delle bestie del creato, ma che si è scoperto
essere più vasto, mistico ed indecifrabile di quello che
pensiamo.
Aiutati da vari testi i Mangialibri si sono avvicinati ad alcuni
degli animali più imponenti di questo pianeta: gli
elefanti, scoprendone caratteristiche e affinità uniche,
come il sostegno e la forza che riescono a trasmettersi
a vicenda. Si sono poi osservate le particolari movenze
e abitudini di uno degli animali più vicini a noi uomini e
allo stesso tempo più enigmatici: il gatto.
Per il suo modo di estraniarsi da tutto quello che succede
con fare quasi noncurante, all’essere presente e
concentrato in un battito di ciglia, questo animale continua
a intrigare milioni di lettori e a fornire materiale
sempre nuovo a quegli scrittori che hanno il coraggio di
cimentarsi nell’approccio letterario con l’indecifrabile
baffuto.
Infine, grazie ad un’opera dal linguaggio più semplice
ed espressivo come il manga (fumetto giapponese) si è
fatta la conoscenza di un mondo fantastico che continuamente
sentiamo spopolare: i Pokemon.
Si sono presi come esempio questi strani mostriciattoli
per evidenziare come l’uomo ha sempre proiettato sugli animali le proprie caratteristiche personali arrivando
spesso quasi a renderli “umani”.
Si è riflettuto quindi sul nostro posto nel creato e su ciò
che ci circonda, ricordando che gli animali, per quanto
possano apparire simili a noi, presentano delle diversità
da custodire, rispettare e difendere perché questo mondo
continui ad essere un grande cerchio della vita e non
si riduca ad una cieca battaglia contro l’estinzione.