Liberamente ispirati al messaggio per la festa di apertura degli oratori del nostro arcivescovo, sono state organizzate due giornate all’insegna del gioco e della condivisione. L’obbiettivo è quello di tornare ad abbattere le barriere di ogni tipo, fisiche e mentali, riscoprendo a piccoli passi la bellezza dello stare insieme.
Come ogni inizio di anno pastorale, sabato 25 e
domenica 26 settembre ha avuto luogo la festa
dell’oratorio. Attività e numeri ridotti, ma si è comunque
riusciti a strappar via qualche sorriso.
Il pomeriggio del sabato si sono svolti i tornei
sportivi: basket e hockey su prato per i più attivi,
ping pong, calcetto balilla e scala quaranta per i
più pigri. Dai più grandi ai più piccini, sono stati
tutti accontentati. È stata una bella occasione per
riunire genitori e figli, nonni e nipoti, a sfidarsi nelle
varie specialità. E per far nascere un pò di sana
competizione, ai vincitori è stato promesso un premio
succulento: pane e salamella. Non esiste infatti
festa dell’oratorio che si rispetti senza l’apertura
del Rustico e la possibilità di acquistare salamella
e patatine godendosi le partite. A conclusione della
serata sono state proiettate le foto scattate durante
l’oratorio estivo, il video del campo estivo a Maranza
e della fiaccolata. Un bel pomeriggio, all’insegna
dello sport, della condivisione e del divertimento.
Ma la festa non finisce qui. La giornata di domenica
si apre con la Santa Messa delle 10.30 con il mandato
ai catechisti e agli educatori. Contrariamente
a quanto scritto nel programma si è svolta al
chiuso a causa del maltempo. Infatti anche il gioco
a stand previsto nel pomeriggio dal titolo “Questo
paese si chiama oratorio” è stato dovuto rinviare al
fine settimana successivo. Poco male, si è riusciti
comunque a recuperare tutto, compreso l’allestimento
dei banchi per la vendita di piante e fiori.
Due splendide giornate che speriamo di poter presto
replicare. Ringraziamo tutti coloro che si sono
dati da fare per realizzarle: dall’organizzazione dei
giochi alla gestione degli spazi. Un grazie speciale
a tutti i responsabili, volontari, educatori, giovani e
soprattutto ai partecipanti.
Nell’attesa di poterci rivedere, vi ricordiamo che
ogni fine settimana dalle 15.30 alle 18.00 i cancelli
di San Carlo resteranno aperti!
AMA LIBERA TUTTI
«La Chiesa è libera quando accoglie il dono del Figlio di Dio; è lui che ci fa liberi davvero; liberi dalla
compiacenza verso il mondo, liberi dalla ricerca di un consenso che ci rende inautentici; liberi di vivere
il Vangelo in ogni circostanza della vita, anche avversa o difficile; capaci di parresìa di fronte a tutti»
(Mario Delpini, Proposta pastorale per l’anno 2021-2022
Accogliere Gesù significa accogliere anche il dono della libertà che viene a portarci. Per questo il tempo
di Avvento in oratorio sarà dedicato ad accompagnare i ragazzi in un semplice percorso sull’essere liberi,
che significa anche liberarsi da influenze e condizionamenti che attutiscono il desiderio di essere
testimoni del Vangelo. Questo potrà essere un tempo per diventare più solidi nella propria fede, per
interrogarsi sul “proprio posto nel mondo”.
E come possiamo metterci in gioco? Dimostrando che quello che alimenta le nostre convinzioni è la
pratica del comandamento dell’amore: AMA, QUESTA SÌ CHE È VITA. Chi è libero da condizionamenti
dilata il suo cuore e ama il mondo in cui è immerso, si prende cura di esso e di chi lo abita, senza
nessuna eccezione. E a chi potersi rivolgere per questo amore incondizionato se non ai ragazzi e la loro
irrefrenabile voglia di fare il bene.
(da Patorale Giovanile FOM)